ROMA - Clemente VII (Giulio de’Medici), 1523-1534. - Quarto di Ducato, coniato durante il Sacco di Roma del 1527.

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ROMA - Clemente VII (Giulio de’Medici), 1523-1534. - Quarto di Ducato, coniato durante il Sacco di Roma del 1527.
ASTA BATTUTA n. 18 - 4 NOVEMBRE 2023 - Lotto 467
ROMA
Clemente VII (Giulio de’Medici), 1523-1534. Quarto di Ducato, coniato durante il Sacco di Roma del 1527.
Ag gr. 8,63
Dr. CLEMENS VII - PONTIF MAX. Stemma semiovale sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. Q / VAR / T / DVC / F. Iscrizione disposta su cinque righe.
Munt. 33 var. (no fiori al rv.); Traina pag. 291 e III volume n. 10 ; B. 839.

Rarissima. Mancanza di metallo al bordo, usuale per questo genere di emissione. BB

Nel 1527, Roma subì il cosidetto “Sacco” e l’Assedio di Castel Sant’Angelo: fu invasa dai Lanzichenecchi e Clemente VII fu “invitato” a fondere molti arredi sacri presenti nel tesoro vaticano per donare le monete ai mercenari tedeschi per una cifra pari a 300.000 ducati. “...Impossibile a narrare la grandezza della preda, essendovi accumulate tante ricchezze e tante cose preziose e rare di cortigiani e di mercatanti; ma la fece ancora maggiore la qualità e il numero grande dei prigioni che si ebbero a ricomprare con grossissime taglie: accumulando ancor la miseria e la infamia, che molti prelati presi dai soldati, massime dai fanti tedeschi, che per odio al nome della Chiesa romana erano crudeli e insolenti, erano in su bestie vili, con gli abiti e le insegne della loro dignità menati a torno con grandissimo vilipendio per tutta Roma; molti, tormentati crudelissimamente o morirono nei tormenti o trattati di sorta che, pagata che ebbero la taglia, finirono tra pochi dì di vita”. da F. Guicciardini il Minore. A pagina 294, il Traina, per l’importanza storica della moneta, dichiara che “oggi non esiste una collezione di monete papali antiche che si rispetti che non annoveri alemno uno di questi esemplari”.
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