ROMA
Adriano, 117-138 d. C. Denaro 119-122 d.C.
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Ag gr. 3,10
Dr. IMP CAESAR TRAIAN HA - DRIANVS AVG. Testa laureata a d., drappeggio su spalla s. Rv. P - M TR P - COS III. Aequitas stante verso s., tiene bilancia e cornucopia.
RIC 80; C. 1120.
q. FDC
Publio Elio Adriano, succedette alla morte di Traiano, avvenuta nell’agosto del 117. Il progetto politico del nuovo imperatore si focalizzò sulla pacificazione del regno, e non più sull’ampliamento dei confini. Le riforme portate avanti furono atte alla stabilità del tessuto sociale, sia in patria, sia nelle province: i viaggi furono una caratteristica specifica del regno di Adriano, il quale dovette assoggettarsi a lunghe trasferte, per mare e per terra. L’aequitas raffigurata al rv. è una delle tante personificazioni delle virtù che doveva avere l’imperatore-filosofo: senza equità e attenzione al benessere dei sudditi non sarebbe stato possibile amministrare un terrirorio così vasto.