La monetazione barbarica
Data: venerdì 3 giugno 2022

Cari lettori di Numismatica Ranieri, oggi vi offriremo interessanti informazioni in merito alla monetazione barbarica che al pari della monetazione bizantina conta pochi appassionati non per ragioni di stile o varietà di tipi, ma per l'esiguità di materiale disponibile sul mercato.

Proveremo a seguire lo stesso stile utilizzato nell'articolo dedicato alla monetazione bizantina indicandovi utili cenni storici, indicazioni sulle monete barbariche ed il loro valore. Qualora desideriate valutare l'acquisto di monete rare a titolo di investimento, vi invitiamo a visitare le seguenti sezioni del nostro sito web: monete in oro da investimento, negozio online e aste numismatiche dove certamente troverete qualche opportunità di valore. Buona lettura.


La monetazione barbarica

Come anticipato la monetazione barbarica come quella bizantina conta meno appassionati di altre nicchie numismatiche a causa dell'esiguità del materiale disponibile. Non che queste monete possano essere definite belle, ma affascinanti si. Il periodo di coniazione va dalla caduta dell'impero romano d'occidente all' avvento di Carlo Magno.

Molti esemplari sono le imitazioni di monete bizantine, delle quali riportano anche il nome dell'imperatore ma, al rovescio, compare spesso quello del re barbaro, per esteso o monogrammato. Altre volte, venendo a mancare questo elemento, si procede all'attribuzione dell' autorità emittente mediante paragoni di natura stilistica.

Per iniziare questo tipo di raccolta un collezionista deve disporre, più che di molti soldi, di tanta pazienza. È uno di quei classici esempi in cui la domanda è superiore all'offerta.

I popoli barbari che batterono moneta in Italia furono i Vandali, i Goti e i Longobardi. I Vandali e i Goti coniarono l'oro, l'argento ed il bronzo; i Longobardi solo l'oro e l' argento.La monetazione tipo è uguale o simile a quella bizantina ed i nominali sono il solido e il tremisse per l'oro, la siliqua per l'argento e il nummo per il bronzo.

I popoli barbari imitarono la monetazione bizantina perché non possedevano una propria tradizione di coniazione ma soprattutto perché avevano l'esigenza che le proprie monete venissero accettate e l'unico modo per farlo era imitare il circolante dell'epoca.

 

Zecche italiane di re barbarici

I re barbarici di cui si conoscono monete di zecche italiane sono:


Vandali

  • Gaiserico,
  • Unerico,
  • Guntamondo,
  • Trasamundo,
  • Ilderico,
  • Gelimero
 

Goti

  • Odoacre,
  • Teodorico,
  • Atalarico,
  • Teodato,
  • Vitige,
  • Matasunta,
  • Baduila,
  • Teia
 

Longobardi

  • Pertarito,
  • Cuniperto,
  • Ariperto I,
  • Ariperto II,
  • Liutprando,
  • Aistolfo,
  • Desiderio,
  • Romoaldo Il,
  • Gregorio,
  • Gisolfo II,
  • Arichi II,
  • Grimoaldo III,
  • Grimoaldo IV,
  • Sico,
  • Sicardo,
  • Radelchi I,
  • Adelchi
 

È facilmente riconoscibile la monetazione longobarda, essendo quasi sempre di forma scodellata e con un «bordo» molto in rilievo.

 

Conclusioni

Sperando di avere offerto qualche spunto interessante relativamente alla monetazione barbarica, vi invitiamo a scriverci per qualsiasi informazione o maggiori dettagli.

L'indirizzo email ufficiale è: info@numismaticaranieri.it

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