Errori di coniazione e varianti di conio
Data: lunedì 18 luglio 2022

Cari lettori di Numismatica Ranieri in questo post andremo a scoprire cosa sono gli errori di coniazione e le varianti di conio. Proseguiremo così la nostra analisi inerente il mondo della numismatica comprensiva delle varie fasi che partono dalla nascita di una moneta come abbiamo scritto in un precedente articolo del nostro blog. Buona lettura.


Errori di coniazione

Per quanto l'uomo abbia sempre evoluto il proprio lavoro grazie alle macchine, sicuramente più precise, l'errore umano è sempre stato presente, duemila anni fa come oggi.

E così che possiamo notare, anche nelle pubblicazioni di vendita, monete romane «curiose» in quanto recanti al rovescio, al posto dell'originaria impronta, la raffigurazione del diritto, incusa e speculare. Si tratta, molto banalmente, di un errore umano: la moneta già coniata non è stata tolta e di conseguenza il nuovo tondello poggiandovi sopra, non ha ricevuto l'impronta del conio bensì quella della moneta sottostante.

Chi pensa che l’errore, grazie appunto alla moderna tecnologia, sia completamente scomparso deve purtroppo ricredersi. Al contrario le monete della Repubblica Italiana che presentano evidenti errori di battitura sono quasi all’ordine del giorno; notizie amplificate grazie anche al notevole interesse che con questi “svarioni” riscuotono presso gli appassionati.

Monete decentrate, mal tagliate, coniate con metalli differenti dall'originale o mancanti in parte dell'immagine sono solo alcuni dei possibili errori riscontrabili.


Le varianti di conio

Quando un conio si logora a seguito dell’usura, bisogna provvedere alla sostituzione con uno nuovo, in tutto uguale al precedente.

Se, per un errore di chi lo ha approntato, il conio sostitutivo non è perfettamente identico al campione, gli esemplari che ne usciranno presenteranno delle varianti di conio rispetto ai campioni. La mancanza di una lettera nella legenda (.....AVG invece di AVGG) o una leggera differenza nella dimensione della testa ne sono l'esempio.

Si può quindi riassumere che una moneta è variante rispetto all'originale quando presenta una o più lievi differenze, spesso ravvisabili solo con il confronto diretto.

Quando queste differenze diventano lampanti ed importanti (vedi la testa volta da una parte anziché dall'altra) allora si parla di tipo diverso.


Conclusioni

Sperando di avere offerto qualche interessante indicazione in merito a come nasce e come si legge una moneta, restiamo in attesa dei vostri preziosi commenti. Vi invitiamo inoltre a scriverci per qualsiasi informazione o maggiori dettagli. L'indirizzo email ufficiale è: info@numismaticaranieri.it

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